"Non dubitiamo mai che un piccolo gruppo di individui coscienti ed impegnati possa cambiare il mondo. É proprio in questo modo che ciò è sempre accaduto"
(Margaret Mead)
La lotta agli sprechi alimentari è già cominciata senza che molti di noi se ne rendessero conto. Su tutti i continenti, in tutte le nazioni esistono già fermenti creativi, una moltitudine di iniziative locali, di tentativi, di sforzi collettivi. Eppure tutto ciò che dovrebbe essere legato è disperso, separato, compartimentato. Queste iniziative non si conoscono fra di loro, nessuna amministrazione ne fa l’inventario, nessuno le ricerca, le censisce, le confronta. Noi vogliamo iniziare a farlo con la speranza che possano divenire “pratiche collettive”.
Al posto della spazzatura... imparare a evitarla
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Aprovechemos la comida! (Spagna)
Guida realizzata dalla UAB e dalla Fundación Alicia in collaborazione con la Generalitat de Catalunya per la prevenzione degli sprechi alimentari nei settori della ristorazione e dell'industria alberghiera.
Courtland Commitment (Regno Unito)
Accordo volontario, finanziato dai governi di Inghilterra, Scozia, Galles ed Irlanda del Nord, cui hanno aderito tutti i principali negozi di alimentari del Regno Unito. L’accordo è finalizzato a migliorare l’utilizzo delle risorse e ridurre gli sprechi nel settore alimentare.
Ad esempio, la catena di supermercati Asda ha allungato la durata della vita commerciale dei prodotti alimentari, ottimizzando le fasi del trasporto e del magazzino.
Food is precious (Austria)
Iniziativa del Ministero austriaco dell’agricoltura, delle foreste, dell'ambiente e delle risorse idriche, volta a ridurre progressivamente l’ammontare di spreco alimentare, fino a raggiungere l’obiettivo del 20% in meno. A questo scopo sono in atto iniziative di sensibilizzazione rivolte alle scuole e progetti di cooperazione con partner istituzionali.
FoodLoop (Germania)
Una App, sviluppata in Germania, informa in tempo reale se il prezzo dei prodotti acquistati più spesso, e prossimi alla scadenza, è stato ribassato nei negozi alimentari della propria zona.
Food We Want (UE)
Campagna di sensibilizzazione, finanziata dall'Unione Europea, che mira a promuovere l'agricoltura familiare e sistemi agro-alimentari sostenibili come soluzione chiave per sconfiggere la fame, combattere la povertà e contrastare i cambiamenti climatici.
Fruta Feia (Portogallo)
A Lisbona, la cooperativa di consumo Fruta Feia compra i prodotti scartati dal mercato perché imperfetti e non calibrati e li rivende ai suoi soci ad un prezzo conveniente.
Guide ai diritti – Sprechi alimentari (Italia)
Guida realizzata dalla Camera di Commercio di Torino che aiuta il consumatore ad effettuare scelte alimentari consapevoli e a prevenire gli sprechi alimentari.
Il Ricettario degli Avanzi (Italia)
Un opuscolo prodotto da Amiat e Città di Torino propone 28 ricette da cucinare con scarti di cibo e avanzi di cucina, per sensibilizzare al contenimento della produzione dei rifiuti prodotti a tavola.
Io mangio tutto. No al cibo nella spazzatura! (Italia)
Percorso di sensibilizzazione promosso da Action Aid, rivolto agli alunni delle scuole primarie. Attraverso il gioco, il progetto affronta la tematica della fame nel mondo collegandola al tema dello spreco di cibo in Italia, al fine di promuovere fra i bambini buone pratiche di cittadinanza consapevole.
Last Minute Sotto Casa (Italia)
Piattaforma web che consente ai negozianti di non sprecare il cibo che a fine giornata resta invenduto e ai clienti di risparmiare.
È sufficiente registrarsi sul sito dell’iniziativa per ricevere, direttamente sul proprio smartphone, le offerte proposte dai negozi di alimentari del proprio quartiere.
Manger c'est bien, jeter ça craint! (Francia)
Campagna di sensibilizzazione sul tema dello spreco alimentare realizzata dal Ministero dell'agricoltura, del settore agroalimentare e delle foreste del governo francese.
Orange Fiber (Italia)
Orange Fiber è una startup che sviluppa filati innovativi e vitaminici dagli agrumi. L’obiettivo è di creare un tessuto sostenibile e cosmetico riutilizzando gli scarti prodotti dall'industria di trasformazione agrumicola italiana.
Toast Ale (Regno Unito)
Nata da un’idea di Tristam Stuart e in collaborazione con Hakney Brewery, Toast Ale è una birra prodotta utilizzando gli scarti del pane raccolti a fine giornata da panifici, ristorazione, supermercati. Tutti i profitti delle vendite sono devoluti in beneficenza a Feedback, organizzazione impegnata nella lotta contro gli sprechi alimentari.
Save Food (Germania)
Iniziativa promossa dal Messe Düsseldorf Group, in stretta collaborazione con la FAO, volta a favorire il confronto sul tema degli sprechi alimentari fra l'industria, la ricerca, la politica e la società civile.
Save Food from the Fridge (Corea del Sud)
Progetto, realizzato da una designer coreana, incentrato sulla corretta conservazione del cibo senza l’utilizzo delle moderne tecnologie. Interessante il blog dove si possono trovare utili consigli.
Still Tasty (USA)
Consigli, curiosità e informazioni sulla corretta conservazione degli alimenti.
E’ una guida particolarmente autorevole perché utilizza i dati forniti da agenzie governative statunitensi e da organizzazioni non-profit che si occupano della conservazione e della sicurezza degli alimenti.
The Gleaning Network UK (Regno Unito)
Una straordinaria iniziativa sociale di “spigolatura (il raccolto dell’incolto)” che salva dai campi migliaia di tonnellate di frutta e verdura fresca che altrimenti andrebbero sprecate.
Il cibo “spigolato” diventa poi il protagonista degli eventi di 'Feeding the 5.000' dove i pasti vengono distribuiti gratuitamente.
Too Good to Go (Danimarca)
“Troppo buono per essere buttato via” recita il nome di una startup danese che combatte lo spreco alimentare recuperando e vendendo i cibi (i piatti, le pietanze) che ogni giorno avanzano nei ristoranti. I piatti possono essere acquistati a prezzi ribassati attraverso un’app, e una volta scelti, essere ritirati al ristorante. Gli esercizi aderenti si trovano nelle città di Parigi, Berlino, Manchester, Birmingham, Londra.
Al posto della spazzatura... dar da mangiare ai poveri
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Comune di Herstal (Belgio)
In Belgio, il Comune di Herstal ha introdotto una nuova norma che impone ai 12 supermercati della città di donare i prodotti invenduti ancora edibili alle associazioni di volontariato che li ridistribuiscono alle persone indigenti. La norma vincola il rilascio o rinnovo del permesso ambientale alla donazione degli invenduti. Altri comuni, come Namur, hanno deciso di seguire l'esempio.
Eqosphere (Francia)
Piattaforma on-line volta ad ottimizzare e sviluppare le attività di recupero delle eccedenze alimentari e non, favorendo il contatto fra supermercati, negozi al dettaglio, produttori e ristoratori da un lato, e le organizzazioni caritative e umanitarie dall'altro.
Equoevento onlus (Italia)
“Equoevento” è una onlus che recupera le eccedenze alimentari degli eventi e le ridistribuisce a enti caritatevoli, case famiglia e persone bisognose.
Fa bene (Italia)
Progetto, nato nel 2013 da un'idea dell'Associazione Culturale PLUG sviluppata in collaborazione con la Cooperativa Sociale Liberitutti e con il supporto del Comitato S-Nodi.
Il progetto, attualmente gestito e sviluppato dal Comitato S-Nodi in collaborazione con la cooperativa sociale Liberitutti, recupera eccedenze alimentari invendute e donazioni all’interno dei mercati rionali di Torino, e ne gestisce la distribuzione a famiglie in difficoltà economica in cambio di azioni di “restituzione” nella comunità locale.
Food Pride (Italia)
Azioni in rete - Progetto di Recupero e distribuzione delle eccedenze e degli scarti alimentari alle fasce deboli della popolazione.
Parte dei prodotti recuperati vengono utilizzati nei laboratori di cucina sociale, in cui i partecipanti diventano protagonisti nella realizzazione di piatti creativi e nella preparazione di merende condivise per “alimentare” momenti conviviali.
Food Recovery Network (USA)
Progetto di lotta agli sprechi alimentari diffuso in diverse scuole superiori ed università americane, che consiste nella raccolta, da parte di studenti volontari, del cibo non consumato nelle mense scolastiche e nella sua redistribuzione a favore delle persone in difficoltà.
Global FoodBanking Network (USA)
Organizzazione no-profit che, al fine di contribuire alla lotta contro la fame nel mondo, crea e supporta la rete delle food banks che in tutto il mondo operano a livello locale.
Refood (Portogallo)
Progetto nato per sconfiggere gli sprechi alimentari, aiutare le persone indigenti e trasformare Lisbona nella prima città europea a spreco zero. Centinaia di volontari in bicicletta recuperano il cibo in eccesso nei negozi di alimentari, nei supermercati e nelle case di privati cittadini e lo distribuiscono alle associazioni che si occupano di assistenza ai poveri sul territorio.
Zero desperdício (Spagna)
Il progetto consiste nel recuperare da supermercati, ristoranti e mense i prodotti alimentari che, pur essendo ancora perfettamente edibili, sono solitamente destinati a finire nella spazzatura e nell'organizzarne la distribuzione a favore di coloro che ne hanno bisogno.
Al posto della spazzatura... condividere il cibo
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Avanzi popolo (Italia)
“Avanzi popolo” progetto per il recupero del cibo in eccedenza, è sia una piattaforma virtuale in cui si può segnalare la propria disponibilità di cibo in eccedenza, sia un foodstore itinerante che ridistribuisce alle persone in difficoltà economica il cibo recuperato.
Cassarole Club (Regno Unito)
Progetto pensato per promuovere la condivisione dei cibi preparati in casa con i propri vicini e con le persone che non possono cucinare per se stesse.
Food Busters (Italia)
Gli "acchiappacibo" dell'Associazione Onlus Food Busters redistribuiscono le eccedenze alimentari degli eventi (meeting aziendali, matrimoni, etc.) ad enti caritatevoli e case famiglia.
Food Swap Network (USA)
Eventi attraverso i quali i membri di una comunità condividono fra loro cibo preparato in casa, favorendo così gli scambi fra i partecipanti.
Foodsharing.de (Germania)
Piattaforma che fornisce a cittadini, commercianti e produttori l'opportunità di raccogliere, offrire ad altri o cucinare il cibo in eccesso. E inoltre… frigoriferi nei quartieri di Berlino dove il cibo ancora buono, anziché essere gettato nella spazzatura, viene regalato a chi ne ha bisogno.
MyFoody (Italia)
Piattaforma e-commerce antispreco che mette in rete la grande e piccola distribuzione, i grossisti e la ristorazione, per vendere a prezzi scontati prodotti buoni e perfettamente commestibili, in scadenza o con difetti estetici di confezionamento.
Next Door Help (Italia)
Progetto nato per contrastare gli sprechi domestici e favorire il riutilizzo e la condivisione del cibo. Si tratta di una piattaforma on line dove, una volta registrati, grazie ad un geolocalizzatore, si entra in contatto con altri utenti per poter scambiare cibo ed oggetti inutilizzati in maniera semplice e veloce.
Olio (Regno Unito)
OLIO è un applicazione londinese gratuita che connette tra loro privati, negozi locali e punti di ristoro e permette lo scambio di eccedenze alimentari ancora commestibili.
Ratatouille – App (Italia)
Frigorifero virtuale all’interno del quale è possibile indicare i prodotti in eccesso che si vogliono donare. L’obiettivo è quello di scambiare il cibo in eccesso con i propri vicini di casa, anche grazie alla messaggistica istantanea.
Saa syödä! (Finlandia)
“Saa syödä!”, letteralmente “licenza di mangiare”, è un progetto patrocinato dal Ministero finlandese dell’Ambiente e promosso da alcune società private. L’iniziativa consiste nella creazione, nel quartiere Roihuvuori di Helsinki, di un punto di raccolta comune dove ogni famiglia del quartiere è invitata a depositare prodotti alimentari ancora edibili, ma con data di scadenza imminente, di modo che i vicini possano servirsi di avanzi ancora integri che altrimenti verrebbero gettati.
S-Cambia Cibo (Italia)
Una dispensa collettiva virtuale dove tutti (privati, aziende, associazioni) possono prendere o lasciare alimenti ARS (ad alto rischio spreco) condivisi sulla piattaforma.
Al posto della spazzatura... i supermarket virtuosi
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Fruits et Légumes Moches (Francia)
Campagna di sensibilizzazione contro gli sprechi alimentari promossa dal supermercato francese Monoprix.
The Daily Table (USA)
A Dorchester, quartiere di Boston, è nato The Daily Table, negozio no profit che estende la vita dei prodotti in prossimità di scadenza recuperandoli da altri supermercati e rivendendoli a basso costo.
The People's Supermarket (Regno Unito)
Un supermercato londinese che nasce come impresa sociale e realizza, fra le tante iniziative ispirate al commercio sostenibile, People's Kitchen il ristorante gratuito dove è possibile mangiare alimenti in scadenza non più vendibili, ma ancora sicuri e commestibili.
Wefood (Danimarca)
A Copenhagen, il primo supermercato contro lo spreco alimentare che vende prodotti alimentari che hanno superato la data di scadenza o con packaging danneggiato.
Creato dalla ONG danese Folkekirkens Nødhjælp, sarà gestito da volontari e il ricavato delle vendite sarà interamente devoluto a DanChurchAid.
Al posto della spazzatura... i ristoranti virtuosi
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Buta Stupa (Italia)
"Buta stupa", che in dialetto piemontese significa "bottiglia stappata", è il nome di un progetto di marketing rivolto ai ristoratori il cui scopo è quello di consegnare al cliente la bottiglia di vino interamente pagata ma consumata solo in parte.
Culinary Misfits (Germania)
Questo il nome ironico ed evocativo (misfit significa sia “scherzo di natura” che “non adatto”) scelto per il primo servizio di catering, con sede nel cuore di Berlino, che utilizza solo ingredienti scartati dai supermercati o dai ristoranti a causa della loro forma o della loro dimensione non standardizzata.
Doggy Bag–Se avanzo mangiatemi (Italia)
Il progetto, promosso da Comieco in collaborazione con Slow Food Italia, mette in campo la creatività italiana e trasforma il kit “salva spreco” in doggy bag d’autore, che i clienti dei ristoranti possono utilizzare per portare a casa quanto rimasto a fine pasto.
Eco-ristoranti (Italia)
Iniziativa del Consorzio Co.Va.R. 14 che promuove un nuovo modo di fare ristorazione: ogni Eco-Ristorante viene sensibilizzato sui problemi dell’eccessiva produzione di rifiuti e degli sprechi alimentari. Attraverso azioni indirizzate alla riduzione dei rifiuti, si viene a creare un circolo virtuoso di "buone pratiche" che coinvolgono anche la clientela.
Il buono che avanza (Italia)
Ri-gustami a casa: col tuo cibo riempi il frigo non il cestino (Italia)
I ristoranti che aderiscono a queste iniziative, promosse rispettivamente dell’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Rimini (Eco-vaschetta), da Cena dell’Amicizia Onlus (Il buono che avanza) e dalla Provincia autonoma di Trento (Ri-gustami a casa: col tuo cibo riempi il frigo non il cestino), offrono ai loro clienti la possibilità di portare a casa, in modo sicuro e igienico, l’eventuale cibo avanzato dal pasto consumato.
Food for good (Regno Unito)
Servizio di catering “etico” che realizza piatti appetitosi utilizzando cibo scartato nei mercati di Londra a causa di piccole imperfezioni estetiche.
InStock (Paesi Bassi)
Un ristorante di Amsterdam crea il proprio menù con prodotti che altrimenti andrebbero sprecati. Gli scarti sono raccolti dai fornitori locali che hanno un surplus di cibo invenduto.
L'autostrada e la natura (Italia)
Un hub di sperimentazione promosso da WWF Italia e Autogrill in alcune aree di servizio autostradali alle porte di Milano, prevede lo sviluppo di una filiera integrata grazie alla quale i rifiuti organici saranno trasformati in compost da utilizzare per "nutrire" un orto all'interno dell'Oasi WWF Bosco di Vanzago.
Pay As You Feel (Regno Unito)
Un Cafè di Leeds dove ognuno paga ciò che crede opportuno e dove gli ingredienti arrivano dagli scarti di vari stabilimenti alimentari della città, dai ristoranti o dai singoli cittadini. All’interno del locale è attivo uno “swap-shop” per permettere ai cittadini di scambiare cibo non consumato.
reBOX (Italia)
reBOX è un progetto etico e sostenibile contro lo spreco alimentare che, attraverso l’utilizzo dei contenitori per alimenti reFOOD, consente di portare a casa il cibo avanzato al ristorante. Le foody bag reFOOD sono riciclabili, utilizzabili più volte e studiate appositamente per la conservazione del cibo.
Rub&Stub (Danimarca)
Un ristorante di Copenhagen gestito da volontari che prepara piatti utilizzando solo cibi prossimi alla scadenza con un menù che varia a seconda degli alimenti a disposizione.
Tenga il Resto (Italia)
Campagna promossa dal Comune di Monza per il recupero dei pasti non completamente consumati. Nei ristoranti della città che espongono la locandina è possibile richiedere che il pasto non consumato venga confezionato in comode “doggy bag” da portare a casa senza alcun costo aggiuntivo.
The Real Junk Food Project (Regno Unito)
Un’associazione inglese recupera cibi “di scarto” ancora buoni e commestibili provenienti da ristoranti, mercati, imprese locali e supermercati e li trasforma in pasti accessibili per chi ne ha bisogno. Fanno parte del progetto i PAYF cafe (Pays as you feel) che offrono la possibilità di pagare ciò che si ritiene opportuno
Al posto della spazzatura... happening!
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Eating City - La città che mangia (Italia)
Oltre 3.000 pasti distribuiti e migliaia di partecipanti per il grande pranzo collettivo gratuito realizzato a Torino con gli scarti generati dalla distribuzione commerciale, accompagnato da testimonianze ed approfondimenti sul tema della lotta agli sprechi alimentari.
Feeding the 5000 (Regno Unito)
Campagna nata a Londra, già realizzata anche a Parigi, Amsterdam e Dublino, che ha come evento principale la distribuzione di migliaia di pasti gratuiti preparati utilizzando ingredienti freschi destinati ai rifiuti.
Schnippeldisko (Germania)
Evento nato a Berlino, su iniziativa della rete giovani di Slow Food – Germania, che si sta diffondendo in tutto il mondo: è già stato realizzato in più di 70 città, da San Paolo in Brasile (Disco Xepa) a New York City (Disco Soup), da Madrid (Disco Sopa) a Namyangju in Corea del Sud (Yori Gamu), da Rotterdam (Disco Soep) a Barcellona (Disco Soupe), da Bruxelles (Disco Soupe) a Marsiglia (Aperò Disco Soupe)...
Dopo aver raccolto grandissime quantità di cibo scartate dai mercati locali, giovani, adulti e bambini si ritrovano per sbucciare verdura a suon di musica e trasformare così gli scarti in zuppe e mega insalate che vengono distribuite al pubblico.
United against food waste (UE)
E' il più grande evento danese contro lo spreco alimentare, realizzato a Copenhagen e promosso da Fusions (la più importante associazione nel mondo contro lo spreco alimentare), consistente in una grande festa popolare che ha avuto nell'ultima edizione più di 6000 partecipanti.